mercoledì 6 ottobre 2010

Tremendina pensiero sull'attacco al sindacato


Attenzione! Questo è un Tremendina Pensiero che segue un filo logico tutto suo, cercate di dipanarlo a vostro rischio e pericolo.

Ma i lavoratori devo sempre prenderlo in quel posto e stare zitti?
I veri fomentatori, i veri faziosi sono certi giornalisti che non aspettano altro per poter gridare “all’attentato”, come faceva esclamare al suo Emilio Fede il noto comico Beppe Braida. Insomma tirano una decina di uova e una lattina di vernice sulla targa della CiSL e il fatto diventa un attacco terroristico . Il gesto di per se non è bello e se se ne faceva a meno forse la causa ne guadagnava ma non è nemmeno di quella violenza inaudita descritta nei tiggì serali!
Ma Sacconi ha mai avuto a che fare con i veri terroristi? Invece di gridare all’attentato guardi di salvaguardare i diritti dei lavoratori italiani! Ma quale Ministro del Lavoro… tanto fra poco il lavoro ci sarà solo per i Vu Cumprà, cioè andremo tutti a lavare vetri e vendere fazzoletti per strada!
Parlano tanto di gesti estremi dettati dall’esasperazione della gente e non dicono perché è stata scelta proprio la CiSL. Forse perché il sindacato di Bonanni è stato l’unico a firmare l’accordo ammazza-posti-di-lavoro con FIAT?
Ma piuttosto compriamo le macchine coreane, costano poco, sono accessoriate e sappiamo chi le fa! Quelle italiane sono costruite da tutti tranne che dagli italiani. Hanno anche il coraggio di chiamarlo “made in Italy”: le automobili fatte in Serbia, i vestiti fatti in Cina, le scarpe fatte in Polonia,  la mozzarella in Germania, la pizza in America….
Assinaffangala al Made in Italy!
Assinaffangala pure ai sindacati che un tempo lavoravano a fianco dei lavoratori, scendevano in piazza, promuovevano manifestazioni. Un tempo guardavano al nostro futuro non agli interessi della Confindustria.

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