venerdì 18 giugno 2010

La mitica "storia vera" della Nutella


Un classico del divertimento: la vera storia della cacciata dall'Eden di Adamo ed Eva per colpa della loro passione per la Nutella!

Once upon a time, many, many, many, ma'na cifra of many years ago, at the beginning of the initiation of the mond, there was the caos.
One day, God (God is the nome d'art of Dio), God, who was disoccupated, had a folgorant idea and so God created the Nutell.
And God saw that the Nutell was good, very good, very very good, good 'na cifra. The mangiation of God was long. He manged one million of barattols of Nutell sfrutting the fact that God has not a Mamm that strills if you sbaff too much Nutell.......
And after this mangiation, God invented the Water Closed Run, the cors in the cabinet, and some Nutell's derivates like the red bubbons, the panz, the cellulit and ceter, and ceter.
After di which (dopodichè') he invented Adamo ed Eva and all the paradise and he diss to Adamo and Eva: "Now you have all the Paradise, you can do everything, very tutt: you have the permission to eat, to drink, to kiss, to scop; nothing lavor, nothing affit, nothing concors of impiegats, nothing cod alla post, nothing IRPEF, ILOR.
Only very ozious life: television, telenovels, football, moviols, process of Monday, appell of Tuesday, cassazion of Wednesday, and ceter, and ceter. You have gratis restaurants, cinemas, theaters, all the Paradise is yours: air-conditioned, autom riscaldament, moquette, parquett, tresset, bidet, omelette, eccet, eccet.... "There's just one thing, remember, in tutt the Paradise just one thing absolutely prohibited.
Come, come to me in the giardin: this is "the Nocciol", the alber of the Nutell. Only this alber of the Nutell is prohibited, because I like the Nutell very much, very very much, much 'na cifra and I want all the Nutell, tutt the Nutell for me."
During the prim temps, Adamo and Eva were very happy.
Adamo said:"What a cool! ('Cool' is not in Italian 'freddo', no, 'What a cool' means 'Che cul') All the Paradise is nostr!" And everyday, ognigiorn, they discovered something new.
A lot of scoperts, many scoperts, many many scoperts, 'na cifra di scoperts. One day the scopert of the hot water, one day the scopert of the spaghettis, one day the cigarettes, and ceter, and ceter. But one day, a trist day, a very very trist day, trist 'na cifra, Adamo and Eva fecer the scopert of the first colazion.
And after the scopert of the cappuccin, the scopert of the aranch succ, the scopert of the cornetts, they understood that something was mancant.
"Eva!" said Adamo "Don't you think that qualcos is mancant here, proprio here, 'ncopp this fett?"
"Second me" Eva risposed "'ncopp the fett you have to metter burr and marmelade."
"No, no Eva, you know that the marmelade schif myself. I want 'ncopp this fett something very particular, very very particular, particular 'na cifra. What do you think about the Nutell?"
"No, Adamo you are scording that the Signor said that's vietat!"
"Yes, I remember, but only a little assaggiation, don't succed nothing!"
And Adamo sces in the cortil where the alber of the Nutell was and he pres a small barattol and spalmed the brown cream on the fett and assagged the Nutell. Adamo and Eva don't ebber the time to exprimer the godiment that the tuons and fulmins apparved in the ciel and one voice said:
"Potevamo stupirv you with special effects, but I'm God, not Fantagod! Adamo, Eva, come here! I'm very incazz with you, very very incazz, incazz 'na cifra! How did you permit to tocc the Nutell? Didn't you remember that it was prohibited?"
"Cazz!" esclamed Adamo "It was prohibited!
Oh, sorry, God, I'm very very sorry, sorry 'na cifra, God, I really really was completely scordat..."
"Don't do that fint tont, Adamo, I'm God, I can see everything, very tutt, and I know that you and the woman have deliberatament assaggiated the Nutell. So you have a big punhition, a very castig for your peccat.
But siccom I'm sconfinatly good, you can choose, you have two scelts: "Scelt number 1: nothing Nutell for ever and ever in the secols of the secols, amen!"
"Nooo!" Eva was piagnucoling "It's a thing very tragic, very very tragic, ragic 'na cifra!"
"Aspett!" said God "Don't be frettolous woman.....
"Scelt number 2: you can take the Nutell, no problem, let's prend, prend, but for you is the cacciation out of the Paradise. You will have to lavorar with the sudor of your front, you will zapp the terr, you'll have mal of chien and, like this don't bastass, everytime you will mang Nutell, the malediction of the brufols, of the mal of panch, of the cacarel will be cadent n you."
"Ale'!" esclaimed Adamo
"Thank you God, thank you, we don't interess the cacciation dal Paradise, the important is to have the Nutell! Goodbye! Ciao, ciao!"
And so Adamo and Eva were cacciated and this original peccat and this malediction cadded on lor and on lor discendents, and on the discendents of the discendents. Infact, tutt'ogg, you can veder in the pubblicity all the ragazz that per aver one fett of pan and Nutell they scalan the mountains they stay in a tend al fredd and al gel and ceter, and ceter.
But the final pensier of tutti noi is "It's meglio faticar and soffrir with the Nutell piuttost che the Terrestr Paradise senz the Nutell." e here finisch the story......content? Eh?

giovedì 17 giugno 2010


glitter-graphics.com

Viola e le vuvuzelas


Probabilmente l'organizzazione se l'aspettava o forse no. Ma la vuvuzela, terribile trombettona tra l'altro difficilissima da suonare è diventata il simbolo amato-odiato dei Mondiali di Calcio 2010. I calciatori, arbitri, allenatori le odiano perchè, dicono, non riescono a sentire niente durante la partita. I commentatori televisivi dal canto loro non le amano: le dirette diventano una cacofonia fastidiosa che porta via la voce e distrugge i nervi. Gli spettatori delle partite dicono di detestarle ma stamattina a Milano, davanti al Centro del Turismo del SudAfrica erano in tanti venuti a prendere una vuvuzela in regalo. Hanno perfino fatto la fila e se ne sono andati felici con la trombetta rossa o verde o bianca in mano. Molti hanno provato a suonarla o meglio hanno cercato di soffiarci dentro per far uscire quel dannato fastidiosissimo bzzzoooooooo che ormai si è stampato nelle nostre orecchie. Ma è veramente difficile far suonare una vuvuzela e c'è da chiedersi: ma come diamine fanno quelle migliaia di ragazzotti a Cape Town o a Johannesburg? Da dove lo tirano fuori il fiato per far uscire ininterrotamente il bzzooooo che il mondo ha imparato ad odiare in questi ultimi giorni.

Sinceramente io le trovo divertenti anche se ogni tanti cedo alla tentazione di un: vaffa a voi e le vuvuzelas... perchè il mio cane, Viola, le trova amabili, tanto che appena comincia la partita accorda l'ugola con qualche ululato e poi emette un suono molto simile a quello delle vuvuzela, levando il suo canto al cielo. Un canto che dura tutti i 90 minuti.
Grazie vuvuzelas. Grazie veramente per avermi fatto scoprire la vena artistica e canterina della mia piccola pinscher!

martedì 15 giugno 2010


Non so se questa è una notizia vera ma ho riso talmente tanto quando l'ho letta che valeva la pena di metterla nel blog.


Lo scoprono a fare sesso con una mucca e lo costringono al matrimonio riparatore!
(la notizia l'ho presa da absurding is nothing)

Un ragazzo di 18 anni, disoccupato proveniente da Bali è stato scoperto mentre intratteneva in un rapporto sessuale una mucca.

Il giovane, sorpreso da alcune persone con i pantaloni calati, si era convinto che la mucca fosse una giovane e bellissima donna e che fosse riuscito a conquistarla con complimenti e lusinghe.
Così gli abitanti del suo villaggio Yeh Embang, in Indonesia, avevano deciso di costringere il ragazzo a sposarsi con la mucca corteggiatapermettendo così a tutta la comunità locale di potersi purificare dal peccato commesso nei confronti dell’animale.
Durante il rituale il giovane Alit,questo il nome del ragazzo, è svenuto per l’emozione o per la paura, tra la disperazione dei genitori preoccupati per la sua salute.
Per sua fortuna, il matrimonio è durato ben poco dato che la sua consorte è stata sacrificata e affogata durante un rituale sulla spiaggia di Pecaruan. Anche Alit è stato sinbolicamente affogato.
Dopo il matrimonio e il rituale, finalmente la purezza del villaggio è stata ristabilita.
Alit ci penserà 2 volte prima di corteggiare nuovamente una mucca.

lunedì 14 giugno 2010



Esistono ancora le favole? Nel paese dell'amore libero, dei sogni erotici anni 60, ma anche del record di suicidi giovanili, sembra proprio di si.



La principessa Victoria (31 anni) , erede al trono di Svezia, ha annunciato ufficialmente il suo prossimo matrimonio con Daniel... un blasonato rampollo? L'erede di una qualche potente famiglia borghese? Assolutamente no! Daniel è il suo personal trainer.

Hanno dovuto arrendersi il difensori dell'etichetta reale, il puristi della linea di sangue. Da ben 8 anni la bella svedesina coronata è innamorata del suo ex personal trainer, Daniel Westling (35 anni) e ora finalmente potrà realizzare il sogno di sposare questo moderno "cenerentolo". Naturalmente prima del matrimonio il parlamento dovrà approvare ufficialmente l'investitura nobiliare del promesso sposo, secondo le regole che proibirebbero ad un erede al trono di sposare un qualsiasi borghese. Daniel diventeràPrincipe Daniele, Duca di Vastergotland., in Grazia di Dio e per la felicità della sua promessa sposa la futura regina di Svezia.

Evviva i reali "democratici" svedesi, evviva la principessa innamorata ed evviva anche Daniel futuro principe. Tutte le matrigne e sorellastre cattive sono avvertite.

sabato 12 giugno 2010

Summertime - Janis Joplin



Una versione immortale

natura

Nummeri



Nummeri

Conterò poco, è vero:
- diceva l'Uno ar Zero -
ma tu che vali? Gnente: propio gnente.
sia ne l'azzione come ner pensiero
rimani un coso vôto e inconcrudente.
Io, invece, se me metto a capofila
de cinque zeri tale e quale a te,
lo sai quanto divento? Centomila.
È questione de nummeri. A un dipresso
è quello che succede ar dittatore
che cresce de potenza e de valore
più so' li zeri che je vanno appresso.

(Trilussa)

mercoledì 9 giugno 2010

Orlo di Sylvia Path


...l'ultima struggente poesia scritta da Silvia Plath pochi istanti prima di togliersi la vita a soli 31 anni. Non dimenticò di preparare la colazione per i suoi due figli.

Orlo

Sylvia Plath


La donna è a perfezione.
Il suo morto

Corpo ha il sorriso del compimento,
un'illusione di greca necessità

scorre lungo i drappeggi della sua toga,
i suoi nudi

piedi sembran dire:
abbiamo tanto camminato, è finita.

Si sono rannicchiati i morti infanti ciascuno
come un bianco serpente a una delle due piccole

tazze del latte, ora vuote.
Lei li ha riavvolti

Dentro il suo corpo come petali
di una rosa richiusa quando il giardino

s'intorpidisce e sanguinano odori
dalle dolci, profonde gole del fiore della notte.

Niente di cui rattristarsi ha la luna
che guarda dal suo cappuccio d'osso.

A certe cose è ormai abituata.
Crepitano, si tendono le sue macchie nere.
"Là dove non c'è l'amore, alla fine non rimane nulla"
(Virginia Oldoini, contessa di Castiglione)

sabato 5 giugno 2010

Prandelli scrive a Firenze: "Grazie!"


da Fiorentina.it

Lettera Aperta

A chi mi incontra per strada e mi chiama “Cesare”; a chi ha preso la pioggia, il sole, il vento al Franchi; a chi ha fatto le vacanze a Folgaria, a Castelrotto e a Cortina;

a chi ha pianto per un rigore sbagliato o per la gioia di Anfield; a chi ci ha creduto come me e si è emozionato per una solitaria bandiera viola ad una finestra;

a chi ha pensato che, nonostante sbagliassi qualche cambio, ero comunque una persona per bene; a chi ha saputo capire ed apprezzare il significato del silenzio;

a chi ha fatto centinaia di chilometri per dire “io c’ero”, quelli di Verona, di Torino e che hanno pianto di gioia con noi; a quelli che ci aspettavano all’aeroporto la notte per cantare “forza viola”;

a chi urlava “falli correre” e a chi ha corso; a chi mi diceva, toccandomi ogni volta l’anima, “Grande Mister, uno di noi” oppure “parlare con te è come se parlassi con un parente”, fratello, zio cugino, padre non fa differenza.

A tutti, a Firenze con la sua eleganza un po’ malinconica, la sua diffidenza e la sua generosità, devo dire solo due cose: grazie e vi porterò sempre nel mio cuore.

Cesare

il bradipo alla cassa


Lo abbiamo incontrato tutti, chi prima chi dopo: il bradipo del supermercato.
Chi è: può essere maschio o femmina. Il genere non è importante. Spesso è in là con gli anni ma, anche se meno di frequente, può avere ancora un età esente da rincoglionimento.
Dove: il maledetto sta sempre prima di te nella fila per pagare alla cassa del supermercato.
Cosa: immancabilmente spinge con lentezza esasperante un carrello straripante di beni. Prende tali beni uno per uno dal carrello e li deposita sul nastro scorrevole con precisione maniacale, incastrandoli perfettamente l'uno con l'altro. Rispetta le forme geometriche e i volumi. A volte li mette anche in ordine di prezzo.
Quando: sempre a pochi minuti dalla chiusura del supermercato stesso, mentre l'altoparlante diffonde con voce perentoria l'imminente sgombero dei locali da parte dei vigilantes. Gli stessi aspettano sempre che sia il tuo turno per venire alla cassa, brandendo un pesantissimo mazzo di chiavi (dichiarato arma bianca dall'ONU) minacciosamente verso di te, ghignando: Allora signora... si sbriga o no? Dobbiamo chiudere!
Mentre: tu in quel momento vorresti gridare allo sceriffo che la colpa è di quel maledetto bradipo che ti ha preceduto. Quello che ha impiegato 5 minuti buoni per trovare gli spiccioli nel borsellino che tiene in fondo alla tasca di strettissimi jeans, perchè naturalmente non ricorda il PIN del Bancomat o perchè il Bancomat gliel'ha preso la signora bradipa.
Perchè: il bradipo del supermercato è uno spacca-nocciole di professione e la sua razza non è mai in via d'estinzione!

per visualizzare il post originale clicca qui

aforisma sulla verità

mercoledì 2 giugno 2010